
NAPOLI CORRE VERSO LO SCUDETTO: ENTUSIASMO TOTALE, 3500 TIFOSI A CAPODICHINO. TUTTO MERITO DI CONTE! LA DEA BATTUTA CON 3 TIRI E 3 GOL: I 5 ERRORI CHE HANNO DECISO IL RISULTATO. ANTONIO SFIDA DE LAURENTIS: PROSPETTI? E’ RIDICOLO, UN TOP O NIENTE! RINNOVARE SUBITO IL SUO CONTRATTO AD OGNI COSTO: PIU’ ANNI, PIU’ SOLDI. ANTONIO PUO’ ANDARSENE QUANDO VUOLE SENZA PENALI!
Entusiasmo alle stelle, oltre 3500 tifosi hanno accolto il Napoli dopo la vittoria a Bergamo. Una bolgia che ha costretto il bus degli azzurri a una lunga attesa prima di lasciare Capodichino.
Perfino Conte si è lasciato andare, presentandosi con un megafono per ringraziare i tifosi chiedendo di far passare la squadra.
Il Napoli è il favorito scudetto. Più dell’Inter staccato di 6 punti con 2 partite in meno ma 10 gare in più fin qui disputate ed una seconda fase Champions super impegnativa.
Anche la Dea ha pagato il supersforzo delle 3 competizioni in cui è ancora in lizza: 3 infortuni gravi (Scamacca, 34 partite perse; Kossounou, 14; Quadrado, 6; Scalvini da poco recuperato), assenze decisive (Kalasinic) per squalifica; affaticamento generale fisico e mentale visibile sopratutto in giocatori non più giovanissimi come il capitano De Ron.
Il Napoli ha vinto meritatamente, ed i meriti sono TUTTI DI CONTE. Il quale si è tolto sassolini dalla scarpe anche verso Gasperini che lo aveva ‘umiliato’ al San Paolo segnando 3 gol, dando la possibilità a De Laurentis di poter dire: Gasp era la mia prima scelta.
Circa 2 mesi fa, dopo il 3-0 a Napoli, Antonio fu chiaro: l’Atalanta è superiore, per adesso….
Dopo poco più di 2 mesi il Napoli ha restituito i 3 gol, subendone però 2 al termine di una sfida che la Dea ha giocato al massimo delle sua attuali possibilità, inferiori a quelle dell’andata.
Conte si è confermato un maestro dell’Instant Team: ha vinto al primo anno alla Juve ed al Chelsea, al secondo con l’Inter. A Napoli può ripetersi al primo tentativo.
A Bergamo si è aggiudicato il primo scontro diretto, dopo le sconfitte con Atalanta e Lazio, i pari con Juve e Inter. Nel ritorno appena iniziato saranno queste partite a decidere lo scudetto e basterà attendere gli inizi di marzo per sapere tutto.
Al momento sento di dire che per il grande vantaggio di giocare solo il campionato, lo scudetto il Napoli può solo perderlo. E Conte non si lascia sfuggire queste occasioni.
Con 50 punti in 21 partite ha consolidato la prima posizione lasciando l’Atalanta a -7.
Carattere, impegno e sacrificio, intuizioni tattiche e lampi dei singoli: così Conte ha rifatto una squadra sfatta, distrutta da De Laurentis dopo uno scudetto.
Ha ricostruito in un lampo confermandosi un Instant Winner capace di scegliere ed imporre gli acquisti, inserirli e amalgamarli in un niente, esaltandone i talenti che mascherano i difetti.
LA PARTITA. Tutti hanno visto tutto. La sintesi è: il Napoli ha capitalizzato più e meglio di Firenze. Lo dicono i numeri: Possesso palla: 55% Atalanta, 45% Napoli; Angoli: 3 Atalanta, 1 Napoli; Tiri in porta: 5 Atalanta (2 gol), 3 Napoli (3 gol). Tiri fuori: 6 Atalanta, 2 Napoli.
Cinismo? No, modo di interpretare la partita: sopratutto contro l’Atalanta. Conte ha accettato l’1-contro-1 a tutto campo, ha saputo frenare la costruzione dal basso di Gasp, ha limitato Ederson con Mc Tominay, ha inciso molto con Politano e Neres (scatenato per 45′), ha sofferto senza mollare nelle marcature di Retegui e Lookman. Ha chiesto ad Anguissà di sopperire alla brutta prestazione di Lobotka che non ci ha mai capito niente.
Poi come sempre c’è la fortuna, l’accidente, gli errori dei singoli.
Nell’ordine:
- Meret che aveva ben giocato da un po’ di gare, subisce il primo gol sul proprio palo. Un errorissimo di scuola e non è la prima volta.
- Politano pareggia favorito da un rimpallo di Djmsiti che smorza il traversone di Neres facendolo carambolare sul Politano proprio per essere calciato di collo. Anche qui con la partecipazione di Carnesecchi che chiude basso lasciando spazio sotto la traversa.
- Il vantaggio azzurro nasce dalla mollezza con cui viene affrontato Neres che serve di tacco Anguissà, colpevole Ederson, che poi non riesce neanche a contrastare la palla dietro per Mc Tominay solo in mezzo all’area.
- Lookman pareggia prima ridicolizzando Di Lorenzo in ritardo su una entrata a scivolone invece di temporeggiare, sfruttando poi un doppio rimpallo carambola tra Oliveira e Rahamani.
- Incredibile fesseria di Scalvini che – inginocchiandosi, magari leggermente spinto – regala a Lukaku il colpo di testa decisivo da 5 metri che chiude il risultato.
Errori da una parte e dall’altra che a questo livello non sono accettabili.
Ricordate Gasp? Quanche settimana fa, in pieno trend positivo disse che diversi suoi giocatori non erano ancora maturi per uno scudetto. Verissimo:
- De Ketelare resuscitato a Bergamo gioca ancora come in cortile: grande talento, poca grinta, zero utilizzo del corpo a corpo.
- Scalvini è certamente uno dei prospetti più interessanti tra i difensori italiani, ma ha ancora una mentalità da settore giovanile: morde poco, pensa troppo alla palla e poco all’avversario, soffre il contatto fisico.
Motivi per cui Conte sa di aver bisogno di giocatori pronti, formati fisicamente e mentalmente, capaci di reggere stress prolungato.
In più Antonio a Napoli ha aggiunto la fisicità, requisito indispensabile in Europa ora anche in campionato per giocarsela contro i competitors da Champions.
Lukaku, Mc Tonimay, Buongiorno, Anguissà, adesso Buillinh gigante dal Portsmouth, Danilo in arrivo.
PUNTI MERCATO. Nelle ore in cui Napoli ha salutato il “pezzo da novanta” Kvaratskhelia, le scelte di inizio stagione si sono rivelate decisive: gol vittoria di Lukaku; assist di Neres per Politano e tacco smarcante ad Anguissà per il raddoppio di McTominay. Infine la rete da 3 punti del calciatore più fortemente voluto: Lukaku.
Tra chi c’era menzione particolare merita Politano il quale sopperisce a carenze di stazza con un movimento a tutto campo da segnalare.
Disponibilità che ha convinto Conte a puntare su di lui, dopo la brutta esperienza all’Inter.
Nelle dichiarazioni post gara di Antonio c’è l’immediato futuro: “Scudetto? Continuiamo a dare fastidio, che significa tutto o niente. Chi al posto di Kvara? Innanzitutto l’addio è stato un colpo che avrebbe atterrato un toro. Prospetti…? è ridicolo solo pensarlo: o si prende qualcuno di alto livello altrimenti meglio restare cosi!”
Chiaro anche l’atteggiamento: in presentazione Antonio fu chiaro….”l’ultima parola sui giocatori spetta a me”. Adesso il rimando al club accusa: cavoli di De Laurentis.
A questo punto c’è una sola cosa da fare: RINNOVARE IL CONTRATTO DI CONTE AD AGNI COSTO.
Ricorderemo che la trattativa si risolse evitando clausole: Conte è libero di andarsene quando vuole senza alcuna penale, ADL invece deve rispettare i 3 anni di contratto firmati che adesso, proprio adesso, vanno allungati e migliorati nello stipendio.
Il lavoro fatto fin qui dice che il Napoli può restare a questi livelli solo con un Instant Winner.
Altrimenti il futuro è già segnato!