DE LAURENTIS SI RILANCIA ‘DEUS EX MACHINA’

DE LAURENTIS SI RILANCIA ‘DEUS EX MACHINA’, SENZA CONTE TUTTO FINIRA’. DOPO 20 ANNI HA ANCORA BISOGNO DI UN 36ENNE FORMATOSI NELLE GIOVANILI JUVE. I SOLDI CHE SPENDE VENGONO DA DIRITTI TV, BOTTEGHINO, PLUS VALENZE, MA GLI INCASSI VANNO NELLE SUE TASCHE. COMPRI IL SAN PAOLO E LA FACCIA FINITA, RINGRAZI SEMPRE I TIFOSI, VENDA IL CLUB PER UNA CINECITTA’ NAPOLETANA.

Prima di occuparsi del campo, il 2025 deve partire dall’analisi delle dichiarazioni di De Laurentis di fine 2024. Dichiarazioni apparentemente natalizie ma importanti per i passaggi chiave che ha affrontato: 10° posto, Conte, Manna, lui stesso…

DICE: “Mi è doveroso iniziare con un confronto tra i primi ed i secondi sei mesi del 2024 che si stanno per concludere. Dopo 14 anni di partecipazione alle competizioni Uefa c’è stato un blocco. Mi prendo tutte le responsabilità degli errori: io sono il ‘deus ex machina’, io sono l’imprenditore che investe il proprio denaro e quindi è giusto che mi prenda tutte le responsabilità nei confronti dei nostri straordinari milioni di tifosi”.

COMMENTO. Tre verità:

  1. Si riafferma deux ex machina, ovvero padre padrone che tutto può e fa.
  2. Accetta le responsabilità che ne derivano.
  3. Si definisce imprenditore puro che investe il proprio denaro.

Su questo mente: i soldi di abbonamenti e biglietti sono dei napoletani: i cosiddetti ricavi da gara, saliti nell’ultimo bilancio a 38 milioni.
Mentre i soldi dei diritti televisivi arrivano grazie alla legge Melandri (dopo le variazioni del 2018, cambiata ad aprile 2024 quindi bilancio 24/25) che definisce i criteri di spartizione di cui 3 non appartengono a De Laurentis:

  1. bacino d’utenza che lui invece ha sperperato (ricordate i 60.000 spettatori di Napoli-Cittadella in serie C?);
  2. risultati storici, dal prossimo bilancio in aggiornamento;
  3. 50% di spartizione uguale per tutti, derivanti quindi da un valore commerciale che ricade sul Napoli per 1/20°.

Se andiamo a quantificare l’importanza numerica di questi introiti, oltre 100 milioni arrivano a De Laurentis per la storia del Napoli.
Quindi, in buona parte, il ‘deus ex machina’ vive di rendita…

SU CONTE, DICE. “Ho trovato nell’uomo Antonio Conte, una persona che mi ha dato una mano capendo che io ho bisogno di ristrutturare. Avevo molti calciatori dello scudetto, ma avevamo bisogno di instaurare con loro e con i nuovi, un’aria nuova, da grande competizione, di voglia di volercela giocare con tutti quanti. Ringrazio Antonio Conte e Lele Oriali, che è venuto ad aiutarlo, e tutto il suo staff, per la professionalità, l’amore, l’abnegazione, la costanza che mettono nella vita quotidiana da allenamento continuo e rapporto con tutti i ragazzi. Non dimentichiamo che i calciatori sono uomini, ed in quanto tali vanno rispettati, ma anche ragazzi, e che quindi vanno indirizzati”.

COMMENTO. Per stessa ammissione di ADL è stato Conte a ridare voglia di competere, un’aria nuova da grandi traguardi. Una ammissione che lega i risultati a Conte ed il suo staff, non al club. Quando Antonio andrà via (e chissà se resterà per tutti e 3 gli anni di contratto) che ne sarà del Napoli lasciato al deus ex machina?

SU MANNA, DICE: “Devo ringraziare questo nuovo acquisto che mi sta vicino e che mi sta dando la sua capacità, disponibilità e voglia di affermare la propria conoscenza del calcio: Giovanni Manna. Finalmente ho un giovane vicino, che sta dando il meglio di sé stesso al fianco di una persona abbastanza esigente come il sottoscritto”.

COMMENTO. Altra ammissione: dopo 20 anni di presidenza De Laurentis ha bisogno della capacità e conoscenza di calcio di un giovane di 36 anni formatosi nelle giovanili della Juve. Che peraltro lavora in un contesto non facile profilato dall’esigenza di un presidente incompetente (confermata anche da Garcia 10gg fa).

SU DI LORENZO, DICE: “Il nostro capitano, Giovanni Di Lorenzo, è ripartito alla grande. Prego Di Lorenzo di portare i miei auguri a tutta la compagine dello spogliatoio e alle loro famiglie. Lo continuo a ringraziare perché sa avere in mano anche il bastone del comando, a lui come a tutti gli altri i miei migliori auguri”.

COMMENTO. Come mai un Capitano che sa tenere lo spogliatoio usando anche il bastone, era stato messo in vendita per vendetta dopo lo sbando del 10° posto, partito proprio dalle polemiche di spogliatoio? Anche il recupero di Di Lorenzo è da attribuire tutto a Conte.

AI TIFOSI, DICE “Sono milioni in Italia ed in tutto il mondo. A loro va un mio grande ringraziamento. Noi siamo forti, possono dire quello che vogliono, ma noi napoletani abbiamo una marcia in più. “Chi si loda si sbroda”, ma io in questo non ho paura di sbrodarmi, sono convintissimo. Vengo da una famiglia di napoletani che sono stati l’eccellenza nel mondo internazionale del cinema e so cosa vuol dire essere forti e napoletani”.

COMMENTO. Improvvisamente i napoletani non sono più il peggio del peggio. Improvvisamente sono forti ed hanno una marcia in più. Non è stato così per 20 anni, ne prendo atto.
Quanto ai milioni di tifosi… secondo la ricerca ‘Sponsor Value’, su un campione di età compresa tra 16 e 64 anni, al 2024 il Napoli è appena la quarta squadra di A più tifata con circa 2.904.000 tifosi. In diminuzione rispetto ai 3,2 milioni nel 2023.
Così come la Famiglia De Laurentis è di Torre Annunziata non di Napoli. E’ vero che Dino De Laurentis partendo da Torre ha conquistato un posto importante nel mondo del cinema americano. Ma era lo zio, neanche il padre Luigi, che rientrò dagli Usa divisosi dal fratello Dino, non sopportando di essere un sottoposto (direttore di produzione non produttore dei film). A Luigi, come ho scritto più volte, attribuisco un solo grande film prodotto con la Filmauro: ‘Un borghese piccolo piccolo’, tra i migliori film di Monicelli, vincitore di 3 David di Donatello e 4 Nastri d’argento, nella lista dei 100 film italiani da salvare per aver posto una pietra tombale sulla commedia all’italiana. Poi purtroppo riproposta da Aurelio nelle peggior versione con il tragico cine-panettone!

SULLO STADIO, DICE. “Saprete tutto a tempo debito. Quando tornerò farò una conferenza stampa soltanto ed unicamente sullo stadio”.

COMMENTO. Un tempo debito scaduto da almeno 15 anni. Il Napoli senza stadio, centro sportivo, settore giovanile, altro… non ha futuro. Mettendo a rischio anche il presente. Ridicolo pensare di poter ricevere gratis terreni nella bonifica dell’Italsider, De Laurentis acquistasse il San Paolo per 90 mln e lo ristrutturasse con i prestiti del credito sportivo. Questa è l’unica soluzione! Altro è poter ambire all’assegnazione a pagamento della Città dello Sport, a ridosso del Cus tra Fuorigrotta e Bagnoli.

SUL CINEMA, DICE: “A Los Angeles mangerò napoletano per Natale. Gli struffoli me li porto ovunque: in Brasile, in Uruguay e in Argentina. A Los Angeles devo andare per riprendere in mano le trame del cinema. Da quando c’è stato il Covid si sono affermate le varie piattaforme ed il cinema è andato in sofferenza. Voglio portare tanti film negli Stati Uniti”.

COMMENTO. La Filmauro ormai può chiudere. Tutti i suoi debiti li ha pagati la SSCNapoli, uno scandalo. Sono anni che De Laurentis non produce più, per gli scarsi risultati anche nel suo lavoro, morto finalmente il suo vergognoso genere natalizio. A los Angeles conoscono solo Dino, il vero, l’unico De Laurentis affermatosi nel cinema. Di cui Aurelio ha vissuto utilizzandone la luce riflessa.

Comunque sia, AUGURI PRESIDENTE. Sarebbe bello che vendesse il Napoli e con i tanti soldi incassati realizzasse a Napoli una nuova Cinecittà, dando occasioni di lavoro a tutti, i tanti talenti, che pervadono la gioventù napoletana. Quella sì, sarebbe una intrapresa meritoria in cui ‘sbrodarsi’, meritevole di ogni appoggio.

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