
CONTE VINCE ANCHE A FIRENZE E GIRA A 44 PUNTI. AL NAPOLI VA TUTTO BENE: 3 ERRORI VIOLA, 3 GOL! LA FIORENTINA NON E’ PIU’ LA STESSA, NELLE ULTIME 6 (UN TERZO DELL’ANDATA) SOLO 5 PUNTI… SENZA BOVE PERSO EQUILIBRIO. SPINAZZOLA INVECE E’ L’ULTIMA PEZZA VINCENTE DI ANTONIO. LO SCUDETTO E’ POSSIBILE, IN 2 MESI TUTTI GLI SCONTRI DIRETTI, MA SERVONO RINFORZI.
di PAOLO PAOLETTI – Ci sono partite in cui ti va tutto bene e all’avversario tutto male. E’ il caso del Napoli a Firenze, dove gli azzurri hanno capitalizzato ogni errore viola. Tre numeri spiegano: possesso palla 51.9 Napoli, 48.1 Fiorentina; tiri in porta: 4 Napoli (3 gol), 2 Fiorentina; angoli: 2 Napoli, 4 Fiorentina.
Errori pesanti a cominciare dalla bella rete di Neres con De Gea che resta ingessato facendosi passare la palla sopra la testa. E Ranieri, mancino, che sulla corsa non riesce ad allungare il destro per intercettare la traettoria del tiro.
Di lì in poi, la palla che batte casualmente sul polso di Kean che segna l’1-1, annullato giustamente.
Poi Romero che fa una ingenuità che neanche alla scuola calcio… prima provando un dribling a 5 metri dalla porta, sulla linea del fondo, sbagliandolo; peraltro sfortunato nel rimpallo che mette Anguissà in condizioni di andare a rete, sgambettato in modo infantile.
Infine su un traversone di Anguissà deviato leggermente da Mandragora, su cui Camusso, diciannovenne tra i migliori fin lì, svirgola clamorosamente il rinvio cedendolo al piattone vincente di Mc Tominay.
Non bastasse, Meret ha effettuato almeno altre 3 parate salva risultato anche se, come come sempre dico, i portieri giocano per parare.
E nel finale un paio di rimpalli a portiere battuto impediscono alla Fiorentina almeno di accorciare.
Niente di casuale, però, in tutto questo…
Le indisponibilità contemporanee di Kvara e Politano chiedevano a Conte una trovata: Spinazzola è stata la migliore!
Dall’altra parte, Palladino – 40 anni alla prima esperienza in una grande piazza – è alla ricerca di una nuova quadratura che non trova da quando Bove è out per l’arresto cardiaco.
Dal 1 dicembre, la notte terribile di Fiorentina-Inter, la Viola nelle successive 6 gare ne ha vinta 1 sola, in casa con il Cagliari per 1-0. Poi 3 sconfitte e 2 pareggi. E’ evidente che la squadra non è più la stessa avendo perso equilibrio a centrocampo e brillantezza in attacco, nonostante la vivacità di Sottil.
Nulla si può e deve togliere al Napoli, che gira a 44 punti (come avevo pronosticato) e nei prossimi 2 mesi si gioca lo scudetto negli scontri diretti, potendo poi – se resta ancora in testa o a ridosso della prima – correre verso il titolo. Come ho anticipato fin da fine settembre!
I recuperi importanti a metà gennaio, per la Supercoppa e la ripresa di Fiorentina-Inter dal minuto 17, in cui fu sospesa, ingolferanno il calendario, la mente e le forze di Atalanta e Inter, già alle prese con la seconda fase di Superchampions.
Bisogna aggiungere altro per definire il Napoli favoritissimo per il campionato?
No. Bisogna invece attendere cosa farà De Laurentis sul mercato di gennaio, perchè gli strani crampi di Meret e l’uscita di Oliveira per infortunio mettono tutti sul chi vive.
Non si potrà continuare a mettere una pezza vincente per le assenze di uno o più dei 13/15 titolari. E quando il gioco si farà duro, servirà qualche altro durissimo che attualmente manca in rosa.
Per adesso quest’è!